વિષયના પાનાઓ: < [1 2 3] | GDPR: cosa comporta per noi traduttori? દોર પોસ્ટ કરનાર: Giulia Sandrin
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Traduzioni Asseverate wrote:
Non lo si capisce semplicemente perché siamo in Italia, il Paese della superficialità.
Sono d'accordo su tutta la linea, solo su quest'ultima affermazione avrei qualcosa da ridire. Ho trovato situazioni imbarazzanti viaggiando in diversi paesi, in Europa e nel mondo, situazioni che in Italia non mi è mai capitato di vedere. Un esempio fra tutti: negli Stati Uniti nella sala d'attesa di un grande ospedale i pazienti venivano chiamati serenamente ad alta voce davanti a tutti con nome e cognome. | | |
Ad Alessandria nel Day Hospital oncologico... tuttora chiamano i pazienti ad alta voce per cognome, i passaggi di visita e prelievo di sangue con il numero, ma poi al momento di andare sotto chemio li chiamano per cognome davanti circa 100 persone, lo so bene, ho passato un anno intero accompagnando mio marito nella sua lotta che poi come sai ha perso il 5 maggio scorso.
Se non sono dati sensibili questi. Ma anche io non penso succeda perché siamo in Italia, non credo c'entri null... See more Ad Alessandria nel Day Hospital oncologico... tuttora chiamano i pazienti ad alta voce per cognome, i passaggi di visita e prelievo di sangue con il numero, ma poi al momento di andare sotto chemio li chiamano per cognome davanti circa 100 persone, lo so bene, ho passato un anno intero accompagnando mio marito nella sua lotta che poi come sai ha perso il 5 maggio scorso.
Se non sono dati sensibili questi. Ma anche io non penso succeda perché siamo in Italia, non credo c'entri nulla il fatto di essere in Italia.
[Edited at 2018-05-21 09:45 GMT] ▲ Collapse | | | Non è accettabile | May 21, 2018 |
Angie Garbarino wrote:
Ad Alessandria nel Day Hospital oncologico... tuttora chiamano i pazienti ad alta voce per cognome, i passaggi di visita e prelievo di sangue con il numero, ma poi al momento di andare sotto chemio li chiamano per cognome davanti circa 100 persone, lo so bene, ho passato un anno intero accompagnando mio marito nella sua lotta che poi come sai ha perso il 5 maggio scorso.
Se non sono dati sensibili questi. Ma anche io non penso succeda perché siamo in Italia, non credo c'entri nulla il fatto di essere in Italia.
[Edited at 2018-05-21 09:45 GMT]
È molto fastidioso, davvero. Poi finché si è in 5 o 6 in attesa è un conto (anche se non va bene), ma davanti a un pubblico non è accettabile. Ancora condoglianze Angie. | | | Giulia Sandrin સ્લોવેનીઆ Local time: 11:49 સ્લોવેનિયન થી ઇટાલિયન + ... વિષયની શરૂઆત કરનાર
... nello specifico caso del traduttore freelance che lavora in casa, cosa dovremmo fare per essere in regola?
Chiudere sempre a chiave lo studio e conservare la chiavi personalmente?
Dichiarare che in casa nostra abitano altre persone?
Far firmare delle dichiarazioni a coniugi e figli? | |
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Sulla superficialità | May 24, 2018 |
Mariella Bonelli wrote:
Traduzioni Asseverate wrote:
Non lo si capisce semplicemente perché siamo in Italia, il Paese della superficialità.
Sono d'accordo su tutta la linea, solo su quest'ultima affermazione avrei qualcosa da ridire. Ho trovato situazioni imbarazzanti viaggiando in diversi paesi, in Europa e nel mondo, situazioni che in Italia non mi è mai capitato di vedere. Un esempio fra tutti: negli Stati Uniti nella sala d'attesa di un grande ospedale i pazienti venivano chiamati serenamente ad alta voce davanti a tutti con nome e cognome.
Mariella, hai ragione, non volevo offendere nessuno. È che girando nei gruppi di traduttori professionisti, ad esempio su Facebook, ho trovato molta superficialità anche nei traduttori freelance. Perle di questo tipo: "Tanto si arrangia l'agenzia..." E non è così. Questo tipo di affermazioni mi sembrano superficiali. Ovvio, mai generalizzare!
Comunque mi riferivo anche alla superficialità con cui gli uffici dell'amministrazione trattano i nostri dati personali e quelli dei nostri clienti.
Pensavo, solo per fare un piccolo esempio, a come nel nostro Tribunale "trattano" la copia che ci richiedono del nostro verbale di asseverazione, con tanto di nome, cognome, residenza, indirizzo, codice fiscale, ecc. a cui va anche spillata la prima facciata dell'originale, in cui ci sono spesso non solo dati personali ma dati particolari (sensibili), alla portata di chiunque passi in ufficio non chiuso a chiave... Mi è capitato più volte di vedere il nome del cliente del traduttore che aveva asseverato un attimo prima, perché semplicemente le carte erano lì, sulla scrivania, in vista. Magari, quando al cartaceo si accumula fino al soffitto nelle cancellerie, gli stessi atti li trovi nel bidoni della spazzatura... Ovviamente, chi perde tempo a distruggerli in modo più accurato?
Chi tratta per esempio quei dati che lasciamo in cancelleria o nei loro computer (fra l'altro in rete)? Per quale finalità? Ci fa avere ogni volta l'amministrazione un'informativa? Ci richiede il nostro consenso? Non sempre.
Ecco a questo genere di cose mi riferivo. Noi alla fine siamo solo dei professionisti o aziende e curiamo (o cerchiamo di curare) tutti i particolari. Per l'amministrazione è un'altro paio di maniche e personalmente la cosa mi fa arrabbiare molto.
In ospedale, oltre a quello che avete detto, qualsiasi cartella clinica o anche solo un'analisi del sangue è accessibile a qualsiasi medico o infermiere o personale della stessa USL locale, in qualsiasi ospedale o sede. Per quanto tempo vengono trattati? La dice lunga sulla superficialità... A questo genere di cose mi riferivo.
[Modificato alle 2018-05-24 09:46 GMT] | | | Giulia Sandrin સ્લોવેનીઆ Local time: 11:49 સ્લોવેનિયન થી ઇટાલિયન + ... વિષયની શરૂઆત કરનાર
Grazie a tutti dei contributi e delle riflessioni interessanti.
All'atto pratico mi pare di capire che per sapere esattamente cosa fare per essere in regola dobbiamo rivolgerci ad uno studio legale che ci faccia una consulenza (ovviamente a pagamento e ovviamente non costerà dieci euro).
Amo queste leggi chiare e facilmente applicabili! | | | mariant ઇટલી Local time: 11:49 સભ્ય (2006) અંગ્રેજી થી ઇટાલિયન + ... Clienti diretti e trattamento dei dati personali | Apr 24 |
Buongiorno colleghi,
riapro questa discussione per chiedervi come comportarsi con i clienti diretti.
Esempio: un cliente diretto straniero chiede l'asseverazione di una patente conseguita all'estero.
Cosa è necessario comunicargli riguardo al trattamento dei suoi dati?
È sufficiente una nota informativa sulla conformità al GDPR (da inserire nel preventivo/fattura pro forma)?
Oppure occorre consegnargli e fargli firmare un modulo di "consenso informa... See more Buongiorno colleghi,
riapro questa discussione per chiedervi come comportarsi con i clienti diretti.
Esempio: un cliente diretto straniero chiede l'asseverazione di una patente conseguita all'estero.
Cosa è necessario comunicargli riguardo al trattamento dei suoi dati?
È sufficiente una nota informativa sulla conformità al GDPR (da inserire nel preventivo/fattura pro forma)?
Oppure occorre consegnargli e fargli firmare un modulo di "consenso informato" (con i vari punti già segnalati da Maria José a pagina 1 di questa discussione)? Se sì, in italiano o nella sua lingua?
Grazie! ▲ Collapse | | | વિષયના પાનાઓ: < [1 2 3] | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » GDPR: cosa comporta per noi traduttori? Wordfast Pro |
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